Report dell’incontro della Delegazione Unasam con la Senatrice De Biasi, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica.
Il giorno 5 febbraio u.s. si è svolto l’incontro fra la Delegazione dell’Unasam, composta dal Presidente G. Digilio e dal Presidente onorario E. Muggia, e la Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, Sen.E.G. De Biasi. L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità ed ha toccato tutte le principali tematiche della salute mentale.
La delegazione dell’Unasam ha espresso alla Presidente De Biasi il grave disagio degli utenti dei servizi e la viva preoccupazione dei familiari delle persone con sofferenza mentale per la drammatica insufficienza dei servizi territoriali e ha sottolineato che la conseguente mancata o inadeguata presa in carico da parte dei servizi stessi è causa di abbandono, cronicizzazione e disabilitazione di molte persone che potrebbero recuperare buoni livelli di autonomia e una soddisfacente qualità della vita se sottoposte, insieme alle opportune cure mediche, ad adeguati programmi di riabilitazione e di inclusione sociale e lavorativa. Si è invece diffuso un sistema di istituzionalizzazione di tipo neo-manicomiale in strutture assai costose (Case di cura, cosiddette “comunità terapeutiche” private, ecc.) che ospita, ad oggi, circa 70.000 persone a carico della collettività e che assorbe il 70% circa della spesa per la salute mentale.
La Delegazione Unasam ha inoltre stigmatizzato vivamente la destinazione per la costruzione delle cosiddette “REMS” o “miniOPG” regionali, di un cospicuo finanziamento che potrebbe e dovrebbe essere utilizzato invece per il potenziamento dei servizi di comunità e la realizzazione di progetti personalizzati di riabilitazione e inclusione sociale delle persone attualmente ristrette negli OPG.
L’Unasam, dopo aver richiamato la relazione conclusiva sui servizi italiani per la salute mentale della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale approvata il 30/1/2013 che rappresenta un quadro realistico ed esaustivo della situazione dei servizi italiani salute mentale, ha auspicato una iniziativa della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica volta a promuovere un primo intervento per l’adeguamento del sistema di tutela della salute mentale ai bisogni delle persone con sofferenza mentale e alle esperienze e alle acquisizioni dell’ultimo trentennio nell’ambito di una proposta complessiva così formulata:
la riconversione e la riqualificazione della spesa attuale attraverso il potenziamento dei servizi di comunità per la presa in carico globale delle persone con sofferenza mentale e la drastica riduzione di quella per i ricoveri nelle strutture di degenza di varia tipologia e nelle cosiddette “comunità terapeutiche”. Per la realizzazione di un siffatto programma è indispensabile una deroga al blocco del turn-over e la formulazione di un piano pluriennale per la ricostituzione, in conformità agli standard definiti nei Progetti Obiettivo 1994-1997 e 1998-2000, delle piante organiche dei DSM ormai decimate dai tagli lineari degli scorsi anni;
il potenziamento dei servizi per la tutela della salute mentale in età evolutiva il cui funzionamento è essenziale per la prevenzione, la diagnosi e il precoce trattamento del disturbo psichico (vedi Mozione votata al Senato della Repubblica il 3/10/2012: “Sulla salute mentale in età evolutiva”); la definizione di protocolli di collaborazione con i DSM per la continuità terapeutica nel passaggio età evolutiva/età adulta;
la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la eliminazione di pratiche coercitive quali la contenzione meccanica e la contenzione farmacologica che ledono gravemente la dignità e i diritti della persona;
la ricostituzione presso il Ministero della Salute della Commissione Nazionale per la salute mentale;
la istituzione di un tavolo d lavoro per la elaborazione di un concreto progetto operativo con la partecipazione delle rappresentanze dei cittadini utenti dei servizi.
Nel breve periodo sarebbe essenziale e determinante anche una forte azione di indirizzo da parte del Governo sulle Regioni attraverso una serie di misure che potrebbero essere attuate in tempi immediati:
– promozione diffusa lungo tutto il percorso terapeutico di progetti di inclusione sociale e lavorativa con finanziamento individualizzato di “DRG di percorso”, a partecipazione mista sanitaria e sociale, superando il concetto di rimborso per singola prestazione o diagnosi e vincoli di destinazione delle risorse a specifici progetti, anche progetti sperimentali o “pilota”,
– meccanismi di incentivazione e/o di sanzione di comportamenti non rispondenti agli obiettivi proposti,
– una radicale trasformazione, nel quadro di soluzioni abitative con caratteristiche di edilizia civile, dell’attuale panorama della cosiddetta “residenzialità terapeutico-riabilitativa” attraverso la ridefinizione di standard più cogenti delle attività riabilitative e della durata massima delle degenze.
La Presidente De Biasi dopo aver ascoltato con interesse l’esposizione della Delegazione Unasam si è soffermata sugli aspetti della presa in carico e dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sofferenza mentale, sull’abuso di psicofarmaci e sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari; ha informato inoltre la Delegazione di aver chiesto al Presidente del Senato P. Grasso l’affidamento ufficiale alla XII Commissione da lei presieduta del monitoraggio e della vigilanza sul processo di chiusura degli OPG. Ha infine assicurato la sua piena disponibilità a sostenere il rafforzamento e il miglioramento dei servizi per la salute mentale e a collaborare con le rappresentanze degli utenti e dei familiari.
Alla fine dell’incontro i rappresentanti dell’Unasam hanno ringraziato la Presidente De Biasi per la sua attenzione ai problemi della salute mentale e per la sua disponibilità a collaborare.
Girolamo Digilio