30 maggio 2005
Alle Associazioni e Coordinamenti Regionali
aderenti all’Unasam
LORO SEDI
Cari amici,
è con grande onore che assumo l’incarico di Presidente dell’UNASAM e aver ricevuto un consenso così ampio e unanime mi sosterrà in questo straordinario e non semplice impegno. La nostra Assemblea Generale, lo scorso 21 maggio, ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali nel segno della continuità dell’azione fin qui svolta. L’UNASAM, sotto la guida di Ernesto Muggia, ha lavorato tanto per conquistarsi il ruolo di primo piano (in campo nazionale e internazionale) che tutti gli riconoscono: essere punto di riferimento credibile e competente di migliaia di famiglie e operatori della salute mentale, delle loro Organizzazioni, di comunità scientifiche, di amministratori locali e rappresentanti istituzionali, del variegato mondo della cooperazione sociale e di organizzazioni culturali e umanitarie.
Compito mio e della Direzione Nazionale è mantenere e rafforzare tali rapporti e rendere più incisive e visibili le nostre azioni, in difesa dei diritti delle persone con sofferenza mentale. Nel territorio nazionale siamo cresciuti tanto, ma è fortemente sentita l’esigenza prioritaria di fortificare le reti regionali e locali.
Nel 98, è stato chiuso l’ultimo manicomio pubblico (chiusure ufficiali!) ma tanto, anzi tantissimo, ancora resta da fare. La stessa Assemblea ha messo in evidenza che, le pratiche e i luoghi che violano i diritti umani, resistono in gran parte del territorio nazionale: tante cliniche private psichiatriche che assorbono gran parte delle risorse finanziarie della sanità pubblica (per rendere un servizio pessimo e danneggiare le persone), sottraendole ai servizi territoriali di salute mentale; metodi coercitivi che violano la dignità della persona; porte chiuse e letti di contenzione; abuso di psicofarmaci; scarsa professionalità e umanità …
Noi conosciamo i metodi e i luoghi delle buone pratiche (un esempio tra i tanti, Trieste), li sosteniamo e a loro facciamo riferimento per dare forza al nostro impegno quotidiano. Noi vogliamo che i servizi per la salute mentale (nel rispetto della Legge di Riforma Sanitaria che il nostro Paese, democraticamente, si è data) siano pensati, strutturati e organizzati, per dare risposte reali, tempestive e adeguate ai molteplici bisogni espressi dalle persone che si trovano in condizione di sofferenza o disagio.
Noi vogliamo una società giusta e solidale che si assuma la responsabilità e il carico di ogni suo componente. Noi vogliamo che tutti i cittadini abbiano uguali doveri e uguali diritti. Su proposta della Direzione uscente, per i meriti eccezionali che tutti gli riconosciamo, l’Assemblea, ha deliberato all’unanimità di dare ad Ernesto Muggia la Presidenza Onoraria. Porteremo quindi avanti il nostro impegno (Io e la nuova Direzione Nazionale composta da Cesare, Roberto, Giancarlo, Girolamo, Gabriella e Marghit), con il sostegno e la collaborazione preziosissima di Ernesto. Il 30 giugno prossimo, terremo, a Bologna, la riunione della Direzione Nazionale che dovrà procedere alla nomina del Vice Presidente, del Segretario Tesoriere e alla definizione di un modello organizzativo che formalizzi i rapporti di collaborazione interna ed esterna all’UNASAM; predisporremo inoltre un piano di lavoro per i prossimi mesi.
Un altro punto fondamentale, che sarà oggetto di discussione nella Direzione del 30 giugno, è l’ipotesi di allargamento della Direzione Nazionale per rispondere al bisogno legittimo di partecipazione alle scelte decisionali di importanti pezzi della nostra Federazione (rimasti fuori a causa della limitazione del numero dei componenti il Direttivo stesso, previsto dal nostro statuto).
Allegata alla presente, vi inviamo il verbale dell’Assemblea Generale del 21 maggio e la lettera di Ernesto Muggia.
Un abbraccio
La Presidente
Gisella Trincas
Bologna, 30.05.2005