Si condivide si seguito quanto pubblicato dal Coordinamento nazionale Conferenza Salute Mentale sulle gravi ripercussioni su coloro che già soffrono per problemi di salute mentale e le loro famiglie.
L’attuale condizione di emergenza sanitaria ha notevoli ripercussioni sulla vita di tutti i cittadini, ancor più gravi per le persone più vulnerabili, come coloro che già soffrono per problemi di salute mentale e le loro famiglie.
Vediamo quanto le operatrici e gli operatori dei servizi del SSN siano duramente impegnati ad affrontare l’emergenza Covid-19, e quanto ogni giorno, in condizioni sempre più difficili, lavorino per affermare il diritto alla salute e alle cure dei cittadini.
Apprezziamo le misure disposte e annunciate dal Governo per il potenziamento delle risorse del SSN e del personale impegnato in prima fila per fronteggiare l’emergenza della pandemia da Covid-19, questa è certamente la priorità. Non meno centrale per la salute pubblica risulta garantire il funzionamento della rete territoriale della Salute Mentale, come dei servizi territoriali rivolti agli anziani, alle persone con disabilità, alle persone con malattie di lunga durata, perché possa rispondere alle richieste di nuove persone bisognose e a quelle già in carico, nel rispetto delle norme emanate dal Governo. In questa fase più che mai si metterà alla prova la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “non c’è salute senza salute mentale”.
Dalle misure disposte e da quelle annunciate, risulta lo sforzo di contrastare l’attuale emergenza con una particolare attenzione alle persone più vulnerabili. Tuttavia riteniamo necessario disposizioni chiare valide su tutto il territorio nazionale per contenere l’allarme e prevenire l’abbandono, chiarendo che i servizi territoriali devono garantire le attività terapeutiche e riabilitative ovunque in Italia, e indicando esplicitamente le tipologie di attività da garantire. Ciò tanto più a fronte di scelte difformi tra regioni, alcune delle quali hanno disposto la sospensione dell’attività ordinaria dei servizi, mentre in altre regioni e Asl assistiamo allo sforzo generoso degli operatori con attività che assicurano insieme il sostegno delle persone più fragili e la protezione di tutti.
Servono ulteriori e più stringenti (non come ora facoltative) disposizioni rispetto a quelle contenute nell’articolo 9 del Decreto Legge 14/2020 rivolte alle persone con disabilità, e disposizioni destinate ad assicurare, con le necessarie misure di prevenzione e protezione per operatori e cittadini-utenti, l’assistenza territoriale e domiciliare alle persone con problemi di salute mentale.