È intervenuta nel podcast di Radio Vaticana la presidente Unasam Gisella Trincas per parlare di diritti umani e salute mentale. Nella puntata del 10 maggio, dal titolo “Nelle Rsa malati psichiatrici ancora lontano dai parenti” la presidente ha presentato uno spaccato delle condizioni delle persone che soffrono di salute mentale nel periodo pandemico.
Di seguito un estratto.
Le persone che hanno un problema di salute mentale possono trovarsi ricoverati in diversi luoghi di cura, non solo cliniche psichiatriche che sono anche in un numero limitato sul territorio nazionale e prevalentemente nella regione Lazio. Possono essere accolte anche dentro le Rsa, in comunità terapeutiche sanitarie o altre strutture di tipo socio assistenziale. I luoghi di cura per la salute mentale sono tantissimi, questo è il primo punto. Solitamente le regole di accesso in questo periodo pandemico sono state molto rigide, anche perché le disposizioni del governo e del ministero della salute rimandano la responsabilità sanitaria ai responsabili delle strutture che possono quindi adottare disposizioni più restrittive rispetto a quelle indicate dalla norme, in base all’organizzazione interna della struttura, situazione pandemica nel luogo e all’interno della struttura stessa.
E sono proprio quelle relative all’ingresso dei familiari, del poter entrare nella struttura e incontrare i familiari, le regole più restrittive che è sono state messe in atto. Abbiamo avuto familiari che non hanno potuto vedere per moltissimo tempo i propri parenti, e anche situazioni in cui persone con sofferenza mentale in Rsa, ma anche in comunità terapeutiche, non sono potute uscire dalle strutture, come erano soliti fare prima della pandemia, per poter stare con i propri parenti, vederli, fare anche solo una passeggiata con loro.
Gli effetti sono stati e sono ancora devastanti perché le persone che hanno un rapporto affettivo importanti con i propri familiari hanno sofferto moltissimo di questo isolamento. Nella sofferenza mentale il rapporto umano, la vicinanza, è fondamentale proprio per la qualità della vita delle persone e per evitare un peggioramento dello stato di salute, è una situazione difficile da reggere. Poi ci sono stati luoghi dove questo non è avvenuto, fortunatamente.
Deve esserci sempre attenzione da parte degli enti locali perché sia garantita costantemente la tutela e il rispetto dei diritti umani, sia in strutture sociali sia sanitarie.