Come si presenta oggi, a distanza di 40 anni dalla Legge 180 e 26 dal Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale, l’organizzazione dei Dipartimenti di Salute Mentale? Come si declinano le organizzazioni, le pratiche, le modalità di accoglienza e presa in carico dei Centri di Salute Mentale, quali le risorse in campo, quali le attività che li caratterizzano, gli obiettivi e le alleanze che questi perseguono? Discuteremo anche di come la pandemia ha messo in evidenza i bisogni, le criticità, ma anche interrotto risposte ripetitive e cronicizzanti e fatto scoprire modalità più pregnanti di azione.
La Conferenza Nazionale per la Salute Mentale organizza un ciclo di quattro seminari per mettere a confronto gli operatori dei Centri di Salute Mentale, i cittadini che ad essi si rivolgono, e tutti coloro che abbiano a cuore il diritto alla salute e difendano la qualità del servizio pubblico contro le sue evidenti carenze e contraddizioni.
Si parlerà di organizzazione dei Centri di Salute Mentale, di quantità e qualità delle risorse umane necessarie a garantire la continuità assistenziale, delle attività nel territorio, nei luoghi di vita e nelle case, della gestione delle urgenze, di quella dei fondi sociosanitari dedicati, del lavoro di équipe, degli strumenti relazionali e tecnici, farmaci inclusi, di formazione e lavoro, di percorsi emancipativi degli esiti attesi dei processi di cura.
Su questi temi il seminario si articolerà in 4 sessioni sui seguenti temi:
- Modello organizzativo di un Centro di Salute Mentale di comunità, coordinata da Giovanna Del Giudice
- Quantità e qualità delle risorse, coordinata da Fabrizio Starace
- La “cassetta degli attrezzi” per pratiche di Salute Mentale di comunità, coordinata da Vito D’Anza
- Ruolo sociale del CSM, obiettivi ed esiti dei trattamenti, coordinata da Antonello D’Elia
Per ogni sessione sono previsti 8 interventi di non più di 5 minuti
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